11 giu 2011

Rugby, nasce a Pordenone la nazionale albanese

Rugby, nasce a Pordenone
la nazionale albanese

Nel Paese delle Aquile non esiste una selezione, che ora si sta formando nel Nordest grazie a tanti giovani che giocano nelle squadre italiane oltre a studiare e lavorare. Il debutto fissato per il 12 giugno contro i 'Dogi', la squadra del Triveneto. E in attesa del riconoscimento dell'International Rugby Board

di ELISA COZZARINI
Rugby, nasce a Pordenone la nazionale albanese
La selezione albanese del Nordest
PORDENONE - Nasce nel Nordest la prima nazionale albanese di rugby. "Fino a pochi mesi fa era un sogno", dice Sevian Daupi, 21enne di Durazzo, mediano di mischia del Casinò Venezia Mestre, in gara nel Super 10, il massimo campionato italiano di palla ovale. Continua Daupi: "Invece tutto sta andando molto veloce e in giugno ci sarà il debutto ufficiale della 'Kombetarja Shqiptare e rugbit'". In Albania il rugby è quasi sconosciuto e non esiste nemmeno una Federazione. Ecco perché la prima squadra nazionale verrà fondata all'estero, precisamente a Pordenone.

L'idea della nazionale albanese è dell'allenatore Piergiorgio Grizzo, del Rugby Pordenone. Racconta Grizzo: "Le scuole della provincia friulana sono piene di ragazzi albanesi con grandi qualità atletiche e carattere agonistico superiore alla media. Alcuni hanno una forza esplosiva, sembrano quasi nati per il rugby. In Italia e in altri paesi europei sono molti i giocatori albanesi di alto livello". La squadra non è ancora una vera e propria nazionale, perché manca il riconoscimento dell'International Rugby Board. È una rappresentativa, un club a inviti che raccoglie i migliori giocatori albanesi nei campionati europei. 

Al primo raduno, sabato 6 febbraio, sono accorsi a Pordenone rugbisti da vari club di tutta Italia, dal Super 10 alla serie C: da L'Aquila, Arezzo, Brescia, Alessandria, Conegliano, Vicenza, Venezia, Alghero. Oltre a Sevian Daupi, che non ha potuto giocare perché infortunato, a Pordenone c'era anche Paco Ogert, 31enne seconda linea dell'Alghero, squadra di serie A2, la terza categoria italiana. Per il prossimo incontro, previsto il 14 e 15 maggio prossimi, è atteso anche il 30enne Damin Buzaj, del Gran Parma, in Super 10. La chiamata sarà estesa anche ai giocatori albanesi di Francia e Gran Bretagna.

I rugbisti originari del paese delle Aquile sono immigrati nel nostro paese molto giovani. Sono integrati, studiano o lavorano. Sevian Daupi ha cominciato durante le scuole medie e oggi, a 21 anni, vive di rugby. Potrebbe essere lui - o Paco Ogert - il capitano della futura nazionale albanese. "Vogliamo portare anche nel nostro paese d'origine questo sport, far nascere una Federazione", dice Daupi, aggiungendo: "Noi albanesi siamo bravi negli sport che implicano un forte contatto fisico. Sarà per questo che ce la caviamo bene nel rugby". Il progetto ha anche una chiara valenza sociale, perché va verso una maggiore integrazione degli immigrati grazie allo sport. Gli albanesi sono la comunità più numerosa tra gli extracomunitari in Italia, oltre 440mila secondo l'Istat. 

Il 12 giugno a Pordenone la "Kombetarja Shqiptare e rugbit" affronterà i Dogi, club a inviti che riunisce i migliori giocatori del Triveneto. La prima partita ufficiale sarà accompagnata da una grande festa con musica, balli e cibo tradizionale albanese. La Regione Friuli Venezia Giulia ha invitato l'ambasciatore albanese in Italia e il ministro per lo Sport, per ottenere un riconoscimento anche dal governo di Tirana. Dopo il debutto il 12 giugno, la rappresentativa potrebbe diventare subito una vera e propria nazionale. Se sarà così disputerà il primo test match valido per il ranking già a novembre 2010. 
  
(15 febbraio 2010)

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